Super Street Fighter IV - 3DS

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    Super Street Fighter IV - 3DS



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    Genere: Picchiaduro
    Sviluppatore: Capcom
    Distributore: Nintendo
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1 - 2 (locale e online supportati)
    Data di uscita: 25 marzo 2011



    Mentre molti storcevano il naso all'annuncio della line up di lancio dell'ambizioso nuovo portatile Nintendo, il 3DS, per via della mancanza di killer application e di nuovi episodi delle saghe di punta della casa di Kyoto, da Mario a Zelda, noi in redazione ci fregavamo le mani per l'uscita di Super Street Fighter IV 3D Edition, porting in versione stereoscopica dell'apprezzato picchiaduro visto recentemente su Xbox360 e PS3: la saga dei lottatori di strada ha scandito gli ultimi vent'anni di storia videoludica e, da videogiocatori di vecchia data, non vedevamo l'ora di vedere che effetto avrebbe fatto beccarsi un Hadoken sul grugno in tre dimensioni. Dopo averne presi e inflitti una marea, sia offline sia online, ed aver passato gli ultimi quattro giorni più nel mondo di Street Fighter che in quello reale, eccoci a raccontarvi le nostre impressioni sull'ultima fatica Capcom.

    Ci accoglie lo stesso, splendido filmato introduttivo delle versioni da salotto, con uno stile anime che si adatta perfettamente ai lottatori e un dettaglio grafico che lascia di stucco: parleremo dopo del comparto tecnico, ma anticipiamo solo che la meraviglia è stata tanta nel vedere una tale qualità su un sistema portatile, con tagli impercettibili rispetto a “mostri” di potenza come le ultime console Sony e Microsoft. I personaggi disponibili sin dal primo scontro sono così tanti che la schermata di selezione, seppur posta sullo schermo superiore, quello più ampio dei due in dotazione a Nintendo 3DS, risulta un po' sacrificata e solo una conoscenza vecchia di più di tre lustri ci permette di riconoscere tutti i nostri eroi preferiti, da Ryu a Ken, da Chun-Li a Sagat. Il computo totale arriva a 35 lottatori: un'infinità, soprattutto considerando che, a differenza di alcune iterazioni passate del brand, i doppioni si contano sulle dita di una mano. Ogni personaggio vanta uno stile peculiare, immediatamente riconoscibile, e gode di un set di mosse sufficientemente varie da permettere a ogni giocatore di trovare il proprio alter ego ideale. Nonostante abbiamo provato a chiamare in soccorso le memorie più recondite, nessun picchiaduro che abbia mai toccato lidi portatili ci risulta abbia offerto un tale connubio di quantità e qualità. Ce n'è per tutti i gusti: la classica ascesa verso uno dei più antipatici e sbilanciati mostri finali degli ultimi capitoli della serie, la modalità Allenamento, che permette di impratichirsi anche con le new entry del cast di lottatori arrivando poi ad una sfiziosa modalità esclusiva per questa conversione, denominata Versus 3D, più bella che utile, ma che mostra le potenzialità tridimensionali della scintillante ultima nata in casa Nintendo. Inquadrati con un'inedita visuale alle spalle del proprio lottatore, in questa modalità i due contendenti si confronteranno in un gioco di spazi e di mosse nel quale mai ci eravamo imbattuti in una delle precedenti declinazioni della saga, offrendo grande profondità visiva ed effetti che sicuramente stupiranno i neo acquirenti di Nintendo 3DS, ma presentando qualche problema nella valutazione delle distanze e nella gestione delle collisioni che ne limiterà l'uso a pochi, spettacolari match, come un grande calciatore sul viale del tramonto.

    Il marchio Street Fighter si associa da sempre alla parola divertimento. Restava da vedere, però, come i programmatori Capcom avrebbero adattato un sistema di controllo che, da che mondo è mondo, ha sempre necessitato di 6 pulsanti (tre per i calci e tre per i pugni) ad una console che possiede solo quattro tasti frontali, con due dorsali che non costituiscono esattamente lo stato dell'arte della comodità. Invece tutto gira nel verso giusto: come per il versante tecnico, era fisiologico andare incontro a qualche compromesso ed a una minore precisione del sistema di input dei comandi rispetto ai joystick dedicati delle console da salotto, ma nulla che influisca in maniera eccessiva sull'esperienza di gioco. In quello che rimarrà probabilmente uno dei pochi titoli ad affidarsi ancora alla vetusta croce digitale, che pur nella sua rigidità assicura movimenti ancora perfetti per i picchiaduro 1 vs 1, in luogo del comodissimo analogico di cui 3DS gode, la sensazione di padroneggiare ogni scontro sarà massima, il tempo di risposta ai comandi impartiti quasi azerato, l'esecuzione di molte delle mosse speciali praticamente naturale per i veterani della saga. Questi eccellenti risultati sono stati raggiunti anche grazie ad una brillante intuizione: mentre l'azione di gioco sarà visualizzata sullo schermo superiore, quello adibito alla stereoscopia, il touch screen verrà diviso in quattro grossi pulsanti, facilmente raggiungibili anche con le dita, visto che difficilmente si giocherà con il pennino in mano, cui il giocatore potrà assegnare delle sequenze di colpi (ad esempio i tre calci in contemporanea) o addirittura le mosse speciali, che saranno così disponibili con grande facilità, senza bisogno di sequenze particolarmente lunghe di tasti.
    Nel primo caso si parlerà di modalità Pro, quella che sicuramente riscuoterà il maggior successo tra gli appassionati della saga di lunga data e i puristi, mentre la seconda modalità si chiamerà Lite, e aiuterà a colmare il gap tra i neofiti e i vecchi draghi, permettendo anche ad un'utenza più casual di godere di uno dei migliori picchiaduro degli ultimi anni.
    Nelle sfide online, che scivoleranno via lisce come l'olio, senza rallentamenti e con tempi di attesa minimi nonostante la console sia uscita da poche ore in Europa e negli Stati Uniti, sarà possibile selezionare il nostro avversario in base alla modalità di comando scelta, così da assistere a confronti sempre bilanciati. Grazie anche al Codice Amico unico, altra novità che Nintendo 3DS porta in dote, i confronti in Internet rappresentano una fetta importante della torta confezionata da Capcom, e aumentano notevolmente la longevità del prodotto. Come se non bastasse, grazie alla modalità Street Pass, accedendo alla voce Collezione Modellini dal menu principale si aprirà un gioco nel gioco: sullo stile degli arcinoti Pokémon, sarà possibile acquistare, nello shop interno al gioco, una serie di miniature dei nostri lottatori preferiti, grazie ai crediti che ci verranno assegnati lasciando la console in stand by oppure completando le sfide e le modalità principali, con le quali formare un team di cinque combattenti che sfiderà i team altrui. Le nostre miniature cresceranno di livello, incrementando valori come l'attacco, la difesa, i punti ferita, man mano che si scontreranno con quelle di altri utenti 3DS che si premureranno di lasciare la console in stand by, come ci risulta essere già pratica comune in Giappone. Nonostante dei più che legittimi dubbi sull'effettiva propagazione “virale” di questa modalità di gioco anche in Occidente, dove la funzione sociale dei videogiochi è ancora in uno stato primordiale rispetto al paese del Sol Levante, non si può non apprezzare lo sforzo di offrire qualcosa di nuovo, che innalzi considerevolmente il monte ore del gioco e provi a sfruttare, come ogni buon titolo di lancio dovrebbe fare, le funzionalità esclusive e innovative della console ospite.

    E il 3D? Lo abbiamo lasciato per ultimo, ma, come dicono gli inglesi, last but not least. Lo scetticismo iniziale, di fronte all'implementazione della stereoscopia in una saga che aveva fatto della bidimensionalità ad oltranza il suo marchio di fabbrica, ha lasciato il posto alla meraviglia prima e all'abitudine poi.
    Impostare l'effetto 3D al massimo equivale a mangiare inutilmente batteria, uno dei pochi talloni d'Achille che sembrano affliggere la nuova console della grande N, ma far scivolare lo slide più o meno fino a metà assicura un'esperienza incredibile, che dona grande profondità alle immagini a schermo, rendendo ogni incontro ancora più entusiasmante, e annullando, o quantomeno alleviando, la staticità dei fondali, più simili a quelli dei bei tempi a 16 bit che a quelli vividi apprezzati recentemente su console next gen. D'altronde solo un pazzo, o comunque un videogiocatore davvero dell'ultim'ora avrebbe pensato che si sarebbe potuto stipare un gioco di tale magnificenza grafica in una sola, limitata, cartuccia senza rinunciare a nulla: appare quindi comprensibile e ampiamente giustificabile la piattezza degli sfondi a fronte di un dettaglio incredibile e di animazioni eccellenti.
    Il sonoro, nonostante la riproposizione di motivi storici in chiave moderna, non contribuisce più di tanto all'eccellenza generale, e risulta forse l'elemento meno riuscito, anche se un brivido percorrerà molte schiene quando risuoneranno le note di alcuni brani. Va inoltre aggiunto, contrariamente ai proclami prudenti di Nintendo sulla possibilità che l'effetto tridimensionale possa generare stanchezza, disturbi e in alcuni casi addirittura mal di testa, che numerose ore di gioco consecutive non hanno generato fastidi di alcun tipo, permettendoci di immergerci del tutto in uno dei migliori picchiaduro a incontri della storia dei sistemi portatili e, probabilmente, nel migliore tra i titoli disponibili al day one del 3DS.
     
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