Yakuza Kenzan - PS3

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    Yakuza Kenzan - PS3



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    Genere: Azione - Avventura
    Sviluppatore: SEGA
    Distributore: SEGA
    Lingua: Giapponese
    Giocatori: 1
    Data di uscita: Disponibile in Giappone



    Ryu Ga Gotoku (Yakuza per noi occidentali) è una serie che da anni sta intrattenendo la comunità giapponese e, nel bene o nel male, anche quella occidentale perché nonostante sia una produzione strettamente legata al suo paese natale, SEGA l'ha sempre importata sul mercato occidentale, seppur tradotta solo in lingua inglese -ad eccezion del primo capitolo- e con diversi mesi di differenza, cercando di ottimizzare i guadagni potenzialmente miseri.
    C'è però un capitolo sconosciuto ai più, che ha visto la luce solo in terra nipponica nel lontano 2008: il suo nome è Yakuza Kenzan e probabilmente si tratta del gioco più coraggioso ed originale partorito dalla mente di Toshiro Nagoshi. In allegato alla recensione troverete il link che vi porterà direttamente alla guida strategica (completamente in lingua inglese) partorita da alcuni coraggiosi utenti del nostro forum, dove troverete tutte le spiegazioni di cui avete bisogno, compresi i video delle cutscene con i sottotitoli, per godervi questo titolo completamente in giapponese.

    Gli appassionati della serie si troveranno subito a proprio agio anche nel contesto medioevale che Nagoshi ha dipinto per noi. Le meccaniche che muovono l'universo di gioco sono rimaste le stesse: il combat system è quello collaudato della serie, con un approfondimento particolare per le combo all'arma bianca, vere protagoniste delle zuffe. Il sistema di aggancio automatico (tramite la pressione continua del tasto R1) è forse ancora acerbo, per questo motivo potreste occasionalmente mandare colpi a vuoto. Le Heat Action (attivabili tramite la pressione del tasto triangolo dopo aver riempito l'apposita barra) ritornano più in forma che mai e al solito cambieranno a seconda del contesto e dell'arma utilizzata. Una delle novità più importanti di questo Ryu Ga Gotoku riguarda appunto l'apprendimento delle numerose Heat Action, Kazumanosuke può imparare nuove mosse attraverso il comando “Tenkey” (Rivelazione), riproposto poi in Yakuza 3, osservando e prendendo spunto dal comportamento di animali o persone e completando un semplice Quick Time Event.
    Buona la gestione delle schivate, veloci e sempre molto utili nei momenti concitati, quando si è circondati da più nemici, che, mossi da una discreta IA, non si faranno remore ad attaccarvi da più fronti.
    Il sistema di crescita del personaggio è quello tipico dei JRPG, ad ogni combattimento si guadagna esperienza, per poi salire di livello ed aumentare le proprie statistiche. Purtroppo qui va segnalato un passo indietro rispetto ai vecchi capitoli, dove era possibile scegliere su quale statistica spendere i punti esperienza guadagnati, mentre con Kenzan si è passati ad un sistema più automatizzato e classico.
    A reggere in piedi la produzione, oltre ad un buon battle system e ad un comparto narrativo eccellente, ci sono dozzine di attività secondarie, distribuite equamente nell'enorme mappa di gioco (la più varia e grande mai concepita in un Ryu Ga Gotoku), che hanno reso famosa questa serie. Accantonati, per forza di cose, il campo da golf, da baseball, il Club SEGA e le sale da pachinko, qui troveremo attività più contestualizzate come sfide con l'arco in sella ad un cavallo, i dojo dove allenare le proprie qualità da maestro di spada, il tiro al bersaglio con lo shuriken e così via. Non mancheranno anche subquest più classiche come il cacciatore di taglie, i fight tournament o gli appuntamenti con le ragazze dei bordelli, ma la lista potrebbe continuare per un'altra manciata di righe, assicurandovi una longevità fuori dal comune che si attesta sulle venticinque ore per completare la main quest, che possono lievitare a sessanta per chi non volesse tirare dritto verso i titoli di coda.

    Il comparto tecnico del titolo è forse l'aspetto meno curato della produzione. Al solito saremo spettatori di cut scene visivamente impressionanti, con una cura al dettaglio davvero maniacale (impossibile non rimanere ipnotizzati dalla trama dei kimono o dalle espressioni facciali), ma quando si torna al gioco vero e proprio vengono fuori tutti quei difetti tipici di un motore ereditato dalla scorsa generazione, tra cui texture in bassa definizione, pop up in lontananza dei passanti e un interattività ambientale ridotta all'osso. La qualità della direzione artistica e della cura con cui è stata ricreata l'epoca medioevale giapponese riescono però a compensare queste magagne, coinvolgendo il giocatore in un mondo vivo e pulsante. Ottima anche la campionatura sonora, che oltre ad un doppiaggio eccezionale si contraddistingue per gli ottimi effetti ambientali e per una colonna sonora davvero ispirata.
     
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  2. -@PaNdArMaTo@-
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    cavolo è da un fottio di tempo che aspetto questo gioco!! ma uscirà mai in italia??
     
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1 replies since 29/3/2011, 18:44   35 views
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