Julia Innocent Eyes: Lacrime nere - PC

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    Julia Innocent Eyes: Lacrime nere - PC



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    Genere: Azione - Avventura
    Sviluppatore: Artematica
    Distributore: Warner Bros
    Lingua: Italiano
    Giocatori: 1
    Data di uscita: 10 dicembre 2010



    Lacrime Nere non presenta alcuna innovazione di gameplay rispetto ai precedenti capitoli della serie; gli elementi da segnalare pertanto sono la possibilità di interpretare quattro personaggi (Julia, Webb, Irving e Baxter), e soprattutto la presenza massiccia di minigiochi, la maggior parte dei quali poco impegnativi, in numero superiore a quanto visto negli episodi precedenti. A questo aumento corrisponde l’assenza di quei momenti in cui i personaggi riflettevano e si producevano in supposizioni riguardanti alcuni aspetti del caso, attraverso domande alle quali il giocatore doveva rispondere correttamente. Questa feature si era dimostrata ben implementata nel gioco e “costringeva” il giocatore a riflettere sulla sua attività investigativa. Scarsamente utilizzata poi la possibilità di utilizzare il cellulare, e più in generale l’interazione tra i vari personaggi risulta meno stringente rispetto ai capitoli precedenti. A questo proposito è giusto sottolineare come i dialoghi non si rivelino uno degli aspetti meglio riusciti del gioco, in quanto non sarà possibile scegliere i vari approcci da utilizzare durante gli interrogatori (per esempio privilegiando un argomento discussione rispetto ad un altro); in sostanza, bisognerà solamente selezionare una dopo l’altra tutte le varie opzioni di dialogo disponibili. Va comunque detto che questo difetto era già presente in Parole non dette ed Istinto Predatore, così come putroppo era già evidente che la longevità dei singoli episodi fosse decisamente insufficiente; in questo senso Lacrime Nere appare come il più corto fra i tre capitoli proposti, considerando il fatto che il giocatore medio impiegherà non più di due, tre ore per ultimarlo, essendo privo di molte sezioni riflessive e di investigazione. Se non altro questo dona al titolo un ritmo decisamente serrato, con un susseguirsi di avvenimenti e scoperte (derivanti dalla risoluzione dei minigiochi) che porteranno ad una tensione narrativa tutto sommato convincente, soprattutto durante gli ultimi istanti della storia. In verità la trama e l’atmosfera di gioco si erano dimostrate come gli elementi più convincenti fin dal primo capitolo, e questo ultimo atto non fa difetto, grazie ad una buona caratterizzazione dei personaggi e della loro psicologia. Anche durante gli ultimi istanti di gioco, infatti, la protagonista non rinuncerà a cercare di capire le vere motivazioni e l’animo dell’assassino, rimanendo quindi coinvolta anche emotivamente, oltre che professionalmente. E’ indubbio come tutto ciò aumenti l’immedesimazione del giocatore.

    Anche la parte tecnica del titolo non beneficia di alcun cambiamento; è evidente, lo si è già sottolineato nelle precedenti recensioni, come il gioco presenti una grafica arretrata, con texture scadenti e modelli tridimensionali poco definiti. Vero è però che in questo terzo capitolo sono presenti in quantità decisamente maggiore, soprattutto verso la parte finale, delle cut scene prerenderizzate di qualità altalenante, ma prevalentemente sufficienti. Il sonoro, invece, consta di musiche di sottofondo già sentite nei precedenti episodi, con l’inserimento di nuovi accompagnamenti ascoltabili durante i momenti conclusivi dell’indagine; questi ultimi motivi musicali sono risultati discretamente validi e sufficienti a sottolineare il pathos della narrazione.
     
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