[Recensione] Sniper: Ghost Warrior

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    Sniper: Ghost Warrior




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    SVILUPPATORE
    City Interactive
    PUBLISHER
    City Interactive
    SITO UFFICIALE
    www.sniperghostwarrior.com/
    GENERE
    Fps/Stealth
    GIOCATORI
    1 - 12
    ONLINE
    SI
    CONSOLE
    Pc
    CARATTERISTICHE
    • Windows XP/VISTA/7 • Intel Pentium 4 3,2 GHz, Intel Pentium D 2.66 GHz, AMD Athlon 64 3500+ • 1 GB di RAM (XP), 2 GB di RAM (VISTA/7) • Scheda video compatibile con DirectX 10.0/9.0c, 256 MB di RAM, Shader Model 3.0 • GeForce (6800/7600-7950/8600-8800/9


    Quando la guerra è arte...


    Dopo Sniper: Art of Victory, FPS originale per la sua struttura ma criticato negativamente da molti, City Interactive si cimenta nuovamente su un titolo simile, non più ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, bensì ai giorni nostri, con GPS, rilevatori e quant'altro: Sniper: Ghost Warrior. La City Interactive è una Software House polacca nata nel 2002 che sviluppa titoli per PC e console e oggi conta circa 150 dipendenti. La ricordiamo per i prodotti come la serie di “Code of Honor”, “Terrorist Takedown 2: Forze Speciali”, “SAS: Secure Tomorrow”, “Operation Thunderstorm” e “Battle Strike: Shadow of Stalingrad”. Come i titoli citati in precedenza, Sniper: Ghost Warrior è un FPS riguardante varie forze militari. Ma a differenza di alcuni giochi, questo ha per lo più un approccio stealth, poiché con Sniper: Ghost Warrior la City Interactive ha voluto concentrarsi su uno dei ruoli più affascinanti degli Sparatutto: il cecchino. Generalmente nelle missioni interpreteremo il tiratore scelto Tyler Wells dei Marines, mandato in missione nella nazione latina di Trueno, isola ricoperta maggiormente dalla giungla. Per questo motivo, Tyler indosserà sempre una speciale tuta mimetizzante. Il nostro obiettivo principale è uccidere il generale Vasquez, tiranno che opprime il popolo e lo sfrutta per benefici militari e personali. La storia, pur essendo classica e banale, risulta interessante e coinvolgente per la sua semplicità. È consigliabile vedere i comandi dalle opzioni dato che il tutorial non spiega tutto.

    I fantasmi esistono...

    La struttura “cecchino” è molto differente dagli altri titoli presenti sul mercato ed è per questo pregio che si distingue da molti FPS, in Sniper: Ghost Warrior per mandare a segno un colpo si deve tener conto di alcune variabili, dal solito movimento del polso al vento, ma soprattutto la distanza dal bersaglio, facendo immergere il giocatore nelle meccaniche di in un vero tiratore. Naturalmente è molto presente l'approccio stealth per le missioni, anche se non fondamentale, infatti solitamente è possibile agire liberamente, a meno che non viene espresso esplicitamente quale tecnica usare. I nemici spesso moriranno al primo colpo ovunque vada il proiettile, dalla testa alla gamba, di conseguenza fare un headshot non porta molti benefici a parte il fatto di essere stati più precisi e di vedere il proiettile in volo mentre colpisce la testa del malcapitato, un bell'effetto molto piacevole da vedere. È possibile usare granate, Claymore e C4 trasformando la missione stealth in una stile “Rambo”, o usare la pistola con il silenziatore e i coltelli da lancio per non fare rumore.

    ...ma non sempre servono

    Se da una una parte c'è la modalità “stealth&kill”, dall'altra c'è esattamente l'opposto. In varie missioni infatti, interpreteremo il soldato Anderson in prima linea accompagnato da una squadra d'assalto, trasformando tutto il gioco in sparatorie stile Call Of Duty. Purtroppo lo stile d'assalto non è alla pari con quello da cecchino, il sistema di puntamento con le armi senza il mirino telescopico è fatto male per via di un'eccessiva lentezza nei movimenti e ad una difficoltà del mirare, rendendo questo tipo di missioni molto strazianti. Nel gioco potranno essere raccolti dei dati “segreti” da rivedere in seguito, non sono obbligatori ma permettono di sapere di più sugli obiettivi e sul gioco, quest'aspetto ricorda un po' i portatili recuperabili in Call of Duty: Modern Warfare 2. Inoltre, una volta finita la missione ci sarà una piccola tabella dove verranno scritte tutte le informazioni e statistiche su come si è andati, come la precisione avuta ecc.

    Tutto sotto controllo

    La visuale è in prima persona ma con la possibilità di vedere il nostro corpo abbassando lo “sguardo”, stile Call Of Juarez. Nell'HUD ci sono vari aspetti da tenere in mente: per prima cosa la salute non si rigenera completamente come nei classici FPS, infatti in basso a sinistra c'è una scala da 0 a 100, la salute verrà rigenerata solo fino a 30 aspettando in un luogo sicuro senza essere colpiti, mentre per alzarla ulteriormente si dovranno usare dei medi-kit sparsi in giro per le varie mappe. In basso-centro c'è l'icona raffigurante la postura del giocatore, alzato, accovacciato o sdraiato, mentre a fianco c'è una barra che indica il livello d'allerta dei soldati: se è vuota con background bianco i soldati ignorano la presenza di Tyler, se i nemici vedono qualcosa di sospetto la barra inizierà a riempirsi fino a diventare piena e rossa. A quel punto loro inizieranno a sparare finché non verranno uccisi tutti o non interromperete la linea visiva con loro. Nel secondo caso la barra inizierà a svuotarsi e una volta vuota con background rosso i soldati ritorneranno alle loro postazioni, sapendo però che c'è un intruso. In basso a destra è presente il classico “contatore” di munizioni e granate mentre in alto a sinistra si trova un GPS. Inoltre mentre si guarda nel mirino telescopico in alto c'è la potenza del vento che influirà sul proiettile e più a destra un indicatore dei battiti cardiaci simile ad un cardiofrequenzimetro che indica i battiti di Tyler, più sono alti e maggiore sarà il movimento del polso che causerà minore precisione nei colpi. Per abbassare i battiti è sufficiente restare fermi per un paio di secondi. In più, oltre al puntamento classico è possibile trattenere il respiro attivando una specie di bullet-time che rallenterà tutto ciò che ci circonda. Tutti questi aspetti vanno ad ampliare la struttura del ruolo da cecchino provocando un'esperienza unica e diversa dai soliti FPS, se non fosse per alcune lacune nell'IA e per bug di vario tipo.

    Il sesto senso


    L'IA è piuttosto scarsa, i nemici vedranno Tyler a vari metri di distanza anche se è mimetizzato con l'ambiente e troppe volte capiterà che riusciranno a colpirvi con un semplice fucile d'assalto mentre con un fucile di precisione farete cilecca. Ma succede anche l'opposto, i soldati non vi vedranno anche se siete sdraiati a qualche centimetro di distanza. Inoltre spesso spareranno nella direzione opposta alla vostra ma vi prederanno ugualmente, altre volte uccidendo un nemico con uno sniper senza silenziatore i soldati vicini non si accorgeranno di nulla. Durante le missioni d'assalto non avranno organizzazione e ognuno andrà da solo senza preoccuparsi degli altri. In tutto questo si aggiungono vari bug, dai più semplici ai più gravi, che si spera verranno risolti con una patch.

    La bellezza della giungla


    Fortunatamente Sniper: Ghost Warrior guadagna punti per il suo comparto grafico, usando il motore Chrome Engine 4, sviluppato dalla Techland, lo stesso motore usato per Call Of Juarez: Bound in Blood che conferisce ottima qualità visiva e buoni dettagli, il tutto è stato ottimizzato piuttosto bene. Dato che la storia si svolge in una giungla, capiterà sempre di vedere fauna e flora, tutto a livello ottimo, anche se non mancano alcuni difetti nei modelli, texture di livello medio e bug grafici. Tuttavia la grafica è il punto di forza di questo prodotto e, grazie anche ad una certa interazione con gli animali, l'ambiente risulterà decisamente realistico. Il sonoro si attesta su un livello medio, ma ascoltando tutti i suoni della giungla il giocatore potrà rilassarsi con i vari versi della fauna locale. Sniper: Ghost Warrior è localizzato solo testualmente, mentre le conversazioni vocali sono interamente in inglese.

    Tra cecchini

    Per rimediare alla storia abbastanza breve, City Interactive ha introdotto nel gioco una modalità Multiplayer che vi porta ad affrontare veri nemici. È basata su 3 modalità: Deathmatch, Deathmatch a Squadre e VIP. Quest'ultima consiste nell'impedire che un membro scelto a caso venga ucciso dalla squadra avversaria. Nelle partite possono partecipare da 2 a 12 giocatori contemporaneamente per le modalità DM e TDM, mentre per quella VIP il limite è 8. Sono presenti 4 diversi tipi di classi, dalla più leggera che ha maggiore velocità ma minore protezione, a quella più pesante che è completamente l'opposto. Purtroppo City Interactive ha fatto l'errore di togliere vari aspetti che davano al gioco le sue potenzialità, ovvero non c'è più vento, quindi la deviazione del proiettile non esiste e si basa sul semplice movimento del polso, in più non c'è neanche un tasto per trattenere il respiro. Aggiungendo il fatto che sono disponibili solo 3 modalità e solamente 3 mappe, il multiplayer risulta essere molto povero e annoia già dopo le prime partite.

    One Shot, One Kill!


    In conclusione, Sniper: Ghost Warrior è un titolo ambizioso e strutturalmente ottimo, si vede molta differenza da Sniper: Art of Victory. Il motore grafico fa un ottimo lavoro, l'idea del cecchino come personaggio principale è buona e poco usata sul mercato, il sonoro riesce a dar vita alla giungla e sarebbe stato un grande titolo, se non fosse stato per l'IA scadente e i bug in generale che opprimono la vera bellezza del prodotto. Si spera in una patch correttiva, e fortunatamente sembra che City Interactive si sia già messa a lavoro. Consigliato a chi vuole provare l'adrenalina di un headshot con un fantastico effetto bullet-time direttamente sul proiettile e chi ha voluto da sempre impersonare questo ruolo.


     
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