[Recensione] Nail'd

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. E y e s h i e l d 2 1
        Like  
     
    .

    User deleted


    A tutta velocità!



    A bordo di un quad, pronti a vivere spericolate avventure.




    image




    Ci sono giochi di corse in cui tutta l'attenzione è concentrata sul modello fisico, realistico e pronto a offrire una sfida di spessore. E ci sono poi giochi di corse che rifuggono da ogni barlume di realismo, nell'intento di scagliare il giocatore in un vortice di salti, curve e passaggi al limite in cui, più che un mezzo su strada, sembra di controllare un velocissimo veicolo antigravitazionale. Nail'd appartiene senza ombra di dubbio a questa seconda categoria: lo abbiamo provato per voi durante il recente E3...


    Il freno non ti serve


    Potrà sembrare assurdo, ma è stata proprio questa la frase che abbiamo avuto in risposta quando, avvicinandoci la prima volta a Nail'd impugnando il pad, gli sviluppatori ci stavano illustrando la mappatura dei comandi. Dopo lo sterzo, l'acceleratore e il turbo, ci aspettavamo infatti che ci fosse indicato anche il freno, ma il loro commento è stato proprio “il freno non ti serve”. Una battuta, in realtà (anche in Nail'd resta possibile frenare), ma sufficiente a trasmettere in pieno la filosofia alla base del gioco, che si concentra completamente sull'esagerazione più totale in fatto di velocità, frenesia e spettacolarità in gara.
    Ma partiamo dall'inizio: Nail'd è un gioco di corse in cui viene affidato il controllo di un quad, con il quale percorrere piste dalla spiccata componente verticale. Come sempre, le modalità di gioco si distribuiscono equamente tra la possibilità di affrontare una gara veloce e senza pretese o dare inizio a un vero e proprio campionato che – classicamente – permette di sbloccare nuovi veicoli, componenti di personalizzazione e via dicendo.
    Insomma, da questo punto di vista il paragone con Pure viene piuttosto spontaneo, ma parlando con gli sviluppatori ci viene fatto notare che in realtà è la filosofia di base ad essere differente: mentre in Pure l'approccio era infatti più serioso e legato ai trick da compiere durante i salti, qui si è optato per una “brutalizzazione” ulteriore del gameplay, che si distacca da ogni velleità artistica per offrire ben altro: velocità. E velocità folle.


    Il salto della morte


    Posto ovviamente che Nail'd fa di tutto per guadagnarsi il titolo di “arcade puro”, la velocità alla base del gameplay viene utilizzata con lo scopo di rendere i giri di pista quanto più spettacolari possibile. L'architettura dei tracciati, infatti, pur godendo di una propria coerenza, si presta ad essere apprezzata al meglio proprio in virtù della velocità esagerata a cui è possibile affrontare curve, salti e tutte quelle situazioni assolutamente improbabili che si susseguono sullo schermo.
    Tanto per citare un paio di esempi, ci è capitato di correre a velocità folle in una sorta di galleria, solo per vederci arrivare in fronte un treno, lanciato anch'esso in piena corsa. Con il quad era dunque necessario mantenere una traiettoria laterale, e all'occorrenza utilizzare anche parte delle pareti, per salvare la pelle e uscire indenni dall'inatteso incontro. Ancora, in un determinato passaggio alcune lame rotanti si stagliavano in mezzo alla pista, rendendoci la vita tutt'altro che semplice: in questo caso era tassativo lavorare di sterzo per anticipare i movimenti delle lame e dunque evitare di essere ridotti a fettine. Ma il treno, leit-motiv della versione dimostrativa da noi provata, è tornato di lì a poco in un tratto di gioco “facoltativo”: al termine di un salto siamo infatti atterrati proprio sul treno stesso, percorrendo quel segmento di tracciato a doppia velocità.
    Vien da sé, insomma, che in Nail'd lo scopo è stupire il giocatore ricorrendo a trovate sensazionali, e sfruttando l'altro elemento alla base del gioco, ovvero la già citata verticalità. Le piste presenti, che si snodano tra foreste, deserti e ulteriori ambientazioni ancora non divulgabili, sono strutturate in modo da offrire al giocatore lunghi tratti di salita e discesa, utili oltretutto a preparare spettacolari salti dall'impatto davvero notevole. Non è raro, infatti, arrivare a tutta velocità al termine di una salita, premere a fondo il pulsante del turbo per poi ritrovarsi – letteralmente – a volare per una manciata di interminabili secondi, mentre con lo stick analogico si cerca di mantenere una traiettoria utile a non finire in pezzi contro qualche roccia di contorno.


    Se la velocità non basta...


    Lo spirito sensazionalistico e frenetico si sposta perfettamente con una prima prova su strada, in cui il tracciato scorre veloce e il modello di guida arcade sino al midollo permette di entrare subito nel vivo dell'azione. Bisogna però ammettere come, almeno preliminarmente, il tutto si sia rivelato abbagliante eppure allo stesso tempo passibile di una ridotta profondità di gioco: tenere premuto a fondo l'acceleratore è praticamente d'obbligo, e senza la necessità di frenare (per impostare meglio le curve o evitare di uscire di strada) viene meno anche molta strategia di gioco.
    Problema in parte arginato dalla presenza del turbo, da utilizzare nei momenti giusti e da accumulare centrando passaggi particolari. A cui, invero, si aggiunge anche una struttura delle piste a bivi, con strade alternative fra loro in cui il percorso più breve non è sempre il migliore, perché dotato magari di una scorrevolezza più limitata. In quanto a questo bisognerà però tornare a giocare il titolo a fondo, così da toccare con mano i circa sedici tracciati a disposizione.
    Del resto, è innegabile che l'impatto spettacolare sia tutt'altro che ordinario, ma anche qui l'impressione è che l'ottima fluidità abbia imposto agli sviluppatori di abbassare il dettaglio grafico generale, per una qualità delle texture e una cura del del particolare che, attualmente, necessita di vistose migliorie.
    Insomma: Nail'd mostra già sin da ora di possedere qualità interessanti, ma il rischio di restare un gioco da “una partita e via” è dietro l'angolo: sta agli sviluppatori sfruttare al meglio le frecce al loro arco per evitare questo tranello, e far sognare gli amanti dei giochi di corse arcade con una velocità mai vista prima.

    fonti
     
    .
0 replies since 10/7/2010, 20:46   115 views
  Share  
.