Singularity

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  1. ¬Reach™
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    Singularity

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    Genere: Sparatutto
    Produttore: Activision
    Sviluppatore: Raven Software
    Lingua: Europee
    Giocatori: 1/4
    Data uscita: 25 giugno 2010

    L'arte di arrangiarsi Come detto, Singularity è un continuo rifarsi ad altre opere. Dal punto di vista narrativo le prime ore ricordano non poco Bioshock: Katorga 12, come Rapture, rappresenta un piccolo ecosistema costruito a supporto di un preciso obiettivo - ora l'utilizzo di una nuova risorsa per rendere invincibile la Russia, ora l'elaborazione di una società migliore di quella costruita dagli uomini in superficie - che viene illustrato al giocatore attraverso una serie di escamotage, come le oramai classiche registrazioni audio disseminate per i livelli o dei filmati realizzati per introdurre i nuovi arrivati alla vita sull'isola, cercando così di rendere più immersivo e credibile l'ambiente di gioco. Le similitudini si fermano comunque qui, lasciando spazio a una progressione estremamente lineare che ci porterà a modificare il susseguirsi degli eventi saltando indietro nel tempo, incontrando vecchi fisici desiderosi di cambiare la storia e anche un'organizzazione segreta la cui effettiva utilità ai fini della storia resta in potenza, un po' sprecata.

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    Cambi di marcia Le righe precedenti sono servite ad affermare l'inusuale, varia ma poco originale composizione che a un certo punto si è venuta a trovare nei documenti di design della software house. Il passo successivo, ovvero il modo in cui questi tasselli sono stati disposti, è forse l'elemento che può risultare più controverso e soggetto al giudizio personale.

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    Singularity parte lentissimo, molto concentrato sulla trama e sull'illustrazione della stessa, con pochi proiettili a disposizione così da aumentare la sensazione di pericolo all'interno di ambienti creati più per spaventare che per uccidere, per poi alternare a singhiozzi momenti diversi, con sparatorie furiose che molto ricordano quelle dei titoli id Software - Raven ha lavorato sia sul marchio Quake che su Wolfenstein - e sessioni al limite dello stealth, condendo il tutto con un'ottima varietà di differenti nemici, umani ma non solo, dotati di normali armi da fuoco o di poteri psichici e fisici fuori dal comune. La mancanza di coerenza non aiuta da un certo punto di vista la credibilità degli eventi, favorendo in compenso l'aspetto più strettamente ludico, ovvero quanto di più riuscito potrete tirar fuori dal DVD inserito nella confezione. Aspetti poco curati, come un'intelligenza artificiale che dà il meglio di sé quando legata a qualche pattern specifico, come nel caso di alcuni boss, o è limitata all'aggro del giocatore, vengono così messi in secondo piano a favore ora della frenesia dell'azione, ora della varietà della stessa.
    A fare da contorno, ci sarebbe anche un'offerta per il multiplayer competitivo. Poca roba vista la presenza del classico deathmatch e di una modalità "umani vs mutanti" che probabilmente poco avrà da dire e ancora meno verrà giocata dopo i primissimi giorni dall'uscita.

     
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0 replies since 5/7/2010, 08:13   86 views
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