[Recensione] Battle Stadium D.O.N.

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    Recensione di Battle Stadium D.O.N.




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    Come da tradizione per le migliori saghe animate, che hanno un gran numero di fan e di conseguenza un potenziale di vendita di un qualunque prodotto molto elevato, gadget ed operazioni commerciali legati ad essi sono all’ordine del giorno. In questo periodo ci ritroviamo sommersi da ogni genere di picchiaduro ispirato alle gesta di Goku ad esempio, ormai non sanno più come riproporcelo alla Bandai, ma non è il solo però visto che a fargli compagnia c’è anche quel simpaticone di Luffy e Naruto (quest’ultimo pronto ad invadere l’Italia molto presto con l’atteso cartone animato). Tutti questi personaggi possono vantare un gran numero di videogiochi ad essi dedicati di svariato genere, ma ormai siamo arrivati un po’ alla frutta anche per le software house giapponesi, e di conseguenza in attesa dei nuovi episodi dei picchiaduro seri (per Luffy ci attende un avventura su Nintendo Wii che è tutto un programma, da non perdere stando alle prime impressioni) ecco che alla Bandai Namco hanno scelto la strada del cross-over tanto caro a Capcom ed SNK. Battle Stadium D.O.N. (DON sta per DragonBall, OnePiece e Naruto) è un mix delle tre famose serie portate su Playstation 2 e Gamecube con la classica formula del più blasonato Super Smash Bros; avranno azzeccato un nuovo spin-off o si saranno soffermati alle buone idee mal realizzate?

    Da una piattaforma all’altra!


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    Il titolo dei ragazzi della Takara Tomy si presenta a noi con un introduzione semi simpatica che da spunto all’inizio della disputa tra i personaggi ma che mostra da subito l’inferiorità della realizzazione e della poca somiglianza del disegno con quello delle rispettive saghe. Ma andiamo subito a buttarci nella mischia, partendo immediatamente dalla modalità principale, ovvero la Battle del single player. Una volta arrivati alla schermata di selezione dei personaggi vi accorgerete di averne a disposizione solo 12, quattro per ogni serie riportate nel gioco, ma se pensate che ne potrete sbloccare molti vi diciamo subito che quelli segreti sono solamente 8. Il tutto è molto semplice, basterà scegliere un personaggio, uno dei quattro livelli di difficoltà a disposizione una volta sbloccati, e combattere fino ad arrivare a Cell e godersi il pessimo filmato finale uguale per tutti. Fino a qui nulla di anomalo, ma per rendere le cose più interessanti i programmatori han ben pensato di inserire all’interno delle varie battaglie delle missioni da svolgere che ci doneranno dei gettoni da usare nella speciale slot machine del titolo se portati a termine; le missioni non sono tantissime e neppure molto varie, ma vanno dall’evitare di usare lo scatto, la parata o le prese come invece il semplice saltare per un determinato numero di volte, finire il combattimento in un determinato tempo ecc. ecc. per una ventina di Missioni in totale che si ripeteranno sempre a seconda del livello di difficoltà con cui giocherete. Purtroppo tutte le scritte relative a queste missioni saranno in giapponese e quindi se non conoscete la lingua brancolerete nel buio più totale non riuscendo a sbloccare personaggi ed extra. Per ciò che riguarda la slot machine vi diciamo subito che per riuscire ad avere un personaggio od uno stages dovrete cercare di allineare nel primo slot la faccina del pirata con la scritta della rivista Jump sia nella prima che nella terza riga, in questo modo le altre si allineeranno in automatico ed otterrete una seconda slot nella quale dovrete cercare di fare la stesa cosa di prima ma stavolta con la faccia oscurata contrassegnata da un punto di domanda. Ci vuole molta fortuna direte voi, ma neppure molta visto che dopo un determinato numero di tentativi avrete il bonus in automatico. Il sistema sembra interessante ma sinceramente lo abbiamo trovato ridicolo e poco divertente, le missioni potevano essere sicuramente sviluppate in maniera migliore o comunque in una modalità diversa da quella principale. Passando oltre troveremo il Survival, che conosciamo tutti molto bene, il Time Attack, la pratica, l’Everyone Battle che si adatta alle partite fino a 4 giocatori (il multiplayer insomma) e la versione customizzabile di quest’opzione; in quest’ultima modalità in particolare, sarà possibile selezionare alcune caratteristiche da aggiungere o togliere per un maggior divertimento durante le partite, senza elencare tutte e 31 le voci da modificare, anche perché alcune non le ho ancora capite, vi segnalo la possibilità di rendere il tempo infinito, di usare la super velocità, di rendere tutti giganti o piccoli, di invertire i comandi od anche di aumentare il numero delle orbite su schermo o rendere invisibile la stamina ecc. ecc. L’ultima modalità la potrete ottenere finendo il gioco a qualunque livello con qualunque personaggio e non sarà che una semplice gallery dei personaggi, molto povera e spoglia, che mostra solamente come siano realizzati in modo approssimativo gli eroi su schermo.

    Goku come Mario?


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    Come già accennato in precedenza questo Battle Stadium D.O.N. è un clone del più conosciuto Super Smash Bros, ma non è detto che questo sia un difetto ne tanto meno che non siano state introdotte novità. Come da copione avremo i personaggi su un classico livello a più piani, con la possibilità di spostarci da uno all’altro durante la lotta, e dei combattenti con delle mosse molto semplificate oltre ad oggetti sparsi casualmente in giro ed utilizzabili per fare più danni ai nemici od a noi stessi. Il sistema di combattimento si basa sul pulsante dell’attacco semplice, con il quale si effettua un pugno e se premuto ripetutamente una combo (da notare che in combinazione con la croce direzionale potrete eseguire anche spazzate ed altri colpi potenti), il pulsante delle special che vi consentirà di eseguire una mossa tipica del personaggio scelto (anche qui cambia a seconda della direzione del pad che premerete durante l’esecuzione, ma in sostanza si tratta di lanciare colpi di energia o combo speciali) e quello delle Super (che non hanno bisogno di essere presentate tanto sapete che per poterle usare dovrete avere come in ogni picchiaduro, la barra della stamina al livello opportuno, segnato qui con una stanghetta) che devasteranno i vostri avversari. L’introduzione principale del gameplay è costituita dalle orbite, ovvero sfere rosse che otterrete colpendo il nemico, e viceversa perderete quando sarete colpiti; non sono inutili visto che la loro peculiarità è quella di permettervi di entrare in modalità Burst una volta accumulate in un numero adeguato, e come sempre in questa speciale versione non potrete che causare più danni e subirne di meno. La possibilità poi di cadere al di fuori dello stage vi consentirà di ripartire dal monitor (vedrete il lottatore appoggiarsi allo schermo e prepararsi a saltare) ed ottenere un mirino con il quale decidere dove lanciarvi; si potrebbe pensare che la cosa sia utile per colpire i nemici e guadagnare immediatamente le orbite perse, ma in realtà non sarà semplice colpire nessuno soprattutto a livello di difficoltà elevato. Passiamo infine ad analizzare il sistema inserito per vincere, ovvero quello della barra energetica unica; sulla barra in alto allo schermo avrete tutte le faccine dei lottatori presenti sul campo di battaglia, per vincere dovrete portarli tutti dalla parte opposta alla vostra riuscendo ad ottenere per voi tutta l’energia. I gadget che troveremo sul ring in modo casuale sono invece delle alternative spesso inutili mentre altre volte fondamentali per decretare la vittoria o la sconfitta in una partita di Battle Stadium D.O.N.; gli items sono molto numerosi e vanno da scarpette che aumentano o diminuiscono la velocità a catene che ci bloccano, bastoni o stelle ninja da usare contro il nemico ecc. ecc.

    Ma chi li ha disegnati?


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    Un incapace. La grafica del gioco è come sempre in cell-shading e di conseguenza si dovrebbe avvicinare a quella dei vari cartoni animati, ora se per alcuni personaggi la somiglianza c’è, vedi Luffy, per altri no. Purtroppo i poligoni su schermo sono pochissimi, sia per i personaggi che per gli stages, quindi se ci ritroveremo con un azione di gioco valida e veloce non potremo non notare una scarsa definizione delle texture ed un numero delle animazioni limitato. Sebbene molti livelli siano contraddistinti da alcune animazioni (in uno di essi dovrete stare attenti alle vetture che arrivano sull’autostrada…chi ha un Cubo coglierà il dejà vu) sono sempre molto piccoli e spesso confusionari per l’azione di gioco (in più di un occasione ci ritroveremo con il dovere combattere continuando ad andare verso l’alto od il basso o scappando da un serpente che rincorre tutti). Gli effetti speciali sono stati realizzati con cura, ma rimangono nella media vista su entrambe le console, mentre le musiche risultano ottime per i fan, tranne quella dei menù, come gli effetti sonori ed i campionamenti vocali.

    SINTESI



    Purtroppo come spesso avviene in casi come quello di Battle Stadium D.O.N. il risultato ottenuto dall’unione di marchi famosi ma nel contesto diversi rende il tutto un polpettone senza sapore. Il titolo non è divertente, non riesce a coinvolgere il giocatore e si presenta con i comandi dei personaggi che cambiano a seconda della saga (quindi il salto alcuni lo effettuano con un tasto, altri con un altro…) lasciando il giocatore in balia di un gameplay che cercando di racchiudere il meglio dei vari eroi finisce per fallire miseramente. Il difetto maggiore poi, risiede nell’errato bilanciamento dei personaggi, con alcuni che risulteranno fortissimi mentre altri inutili e privi d’interesse (quelli di Dragon Ball spaccano tutto in pochi secondi, Vegeta poi…), ma anche dell’IA molto scarsa della CPU che si fa sgambettare con una facilità disarmante anche a livello Very Hard. Sia la versione per Playstation 2 che per Gamecube sono identiche con l’unica eccezione per la comodità dell'eseguire le varie mosse che sulla console Sony risulta migliore e maggiormente adatta al genere; detto questo evitate di spendere i vostri soldi inutilmente anche perché da una parte si ha un certo Super Smash Bros Melee che rimane inarrivabile da questo titolo, mentre dall’altra una scelta, per ciò che concerne i picchiaduro, che non ha eguali su nessun altra console.

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    P.S. io ci ho giocato e mi sembra bellissimo anche perchè ci stanno i miei personaggi preferiti :sisi:
     
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  2. Nagato-Pain
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    Ho già sentito che c'era queto gioco: mi sembra abbastanza bello ma non si trova ormai più perchè i giochi per PS2 non li vendono ormai più... che peccato, non mi voglio comprare una PS3!

     
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    questo gioco lo ha il mio amico ma non è originale poi è anche vero che ormai i giochi nuovi sono o per psp o ps3 o xbox 360
     
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    Wanderlust!!

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    Dal Nulla...

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    ragazzi nn so da voi ma da me i gioki x ps2 due ne trovi ancora a voltà e in + c'è anke questo ^^
     
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3 replies since 8/3/2010, 11:07   565 views
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